Draghi sceglie il passato! Convocate solo le “solite” sigle sindacali

Gabriele Tullio

“Un ritorno al passato che nessuno auspicava!”. Queste le amare parole del Presidente Nazionale dell’Unione Artigiani Italiani Gabriele Tullio alla lettura dei nomi delle parti sociali invitate dal Premier incaricato Mario Draghi impegnato nella stesura del programma di governo: “C’è delusione all’interno della nostra organizzazione – sottolinea Tullio – e c’è anche preoccupazione perché le sigle che verranno ascoltate fanno presagire, inevitabilmente, ad un autentico ritorno al passato. C’è una fetta dell’Italia che evidentemente non merita di essere presa nella dovuta considerazione, forse perché è quella che sta soffrendo più di altri la maledetta pandemia o forse perché non rientra nei piani del nuovo esecutivo”. La UAI, assieme ad altre organizzazioni sindacali sia di imprese che di lavoratori, si è contraddistinta per il duro lavoro effettuato negli anni e nel confronto con le istituzioni, come accaduto anche recentemente a Villa Pamphili durante gli Stati Generali dell’Economia, alla ricerca di soluzioni condivise nel rispetto di tutti: “Questo cambio di strategia – spiega il presidente UAI – non lo condividiamo affatto e l’auspicio è che ci sia un ravvedimento su questo modo di gestire la politica. Il Paese ha bisogno, come chiesto a gran voce dal Presidente Mattarella, di uno sforzo comune senza divisioni e pregiudizi ma, a quanto pare, non mi sembra che questo sia lo spirito del nuovo esecutivo. Le imprese e i lavoratori hanno il diritto di manifestare le proprie idee e noi abbiamo il dovere di sostenere le loro istanze come si conviene alle migliori democrazie occidentali. Continueremo a lavorare a fianco del tessuto produttivo – conclude Tullio – difendendo i valori delle imprese italiane e non ci faremo intimorire da chi non vuole ascoltare il nostro grido di dolore”.

IL PROGRAMMA

Il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi domani incontrera’ per l’intera giornata le parti sociali, i rappresentanti delle categorie produttive, delle autonomie locali e dell’ambientalismo. In particolare alle 10.30 Draghi ricevera’ i rappresentanti della Conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome, dell’ANCI e dell’UPI. Alle 11 sara’ la volta dell’ABI, alle 11.20 dell’Ania, alle 11.40 di Confindustria, alle 12.10 di Confapi. Alle 12.30 verranno consultati insieme CGIL, CISL e UIL; alle 13.15 l’UGL, alle 14.45 Unioncamere; alle 15.05 Coldiretti e Agrinsieme; alle 15,35 Confcommercio; alle 16 Confesercenti; alle 16.20 Confartigianato, CNA e Casartigiani; alle 16.55l’Alleanza delle cooperative italiane. Alle 17.30 tocchera’ a WWF Italia, Greenpeace Italia e Legambiente.