Il Presidente UAI-FNGI Cosimo Damiano Carlucci insignito da “Italia del Merito”

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Un riconoscimento meritato per l’impegno profuso a supporto delle imprese durante l’emergenza pandemica e la diffusione del welfare aziendale. Con queste motivazioni il Presidente di UAI-FNGI Cosimo Damiano Carlucci è stato insignito del premio “Italia del Merito”, tenutosi nella sala conferenze della Camera dei Deputati, giunto alla sua decima edizione.

La kermesse voluta dalla giornalista siciliana Katia La Rosa, presidente dell’associazione It Difesa, intende ogni anno celebrare l’Italia del merito, storie d’eccellenza che si distinguono soprattutto in un momento di pandemia e continuano a lottare anche in uno scenario di guerra.

Il premio consegnato a Carlucci, che ricopre anche la carica di Presidente UAI Puglia, è un riconoscimento per l’intera Unione Artigiani Italiani, vicina alle proprie imprese non solo nei momenti critici come quello della pandemia ma sempre e che sta facendo un lavoro incessante in tutta Italia per “predicare” la bontà e i vantaggi del Welfare Aziendale, ancora sotto utilizzato nel nostro Paese.

“A marzo del 2020 – ha spiegato Carlucci durante la premiazione – di colpo ci hanno chiuse le imprese e immediatamente ci siamo fatti punto riferimento di imprenditori e lavoratori disperati che non sapevano cosa fare. Abbiamo lavorato giorno e notte per capire ed interpretare al meglio norme che cambiavano velocemente e che dovevamo riportare ai nostri assistiti. Poi, nel momento in cui sembrava che potessimo ripartire, ecco la guerra, un altro momento di incertezza nel quale non si spende, non si investe neanche nella microeconomia, che noi rappresentiamo. In questa fase stiamo ascoltando imprenditori che non possono pagare le bollette, il carburante, il gas, ma anche le famiglie che hanno perso il potere d’acquisto”.

Un lavoro incessante quello sul Welfare Aziendale: “Siamo in tour in tutta Italia per spiegarne i vantaggi. Al Nord viene già usato dal 55% delle aziende, al Sud, invece, simo purtroppo molto indietro e c’è ancora molto da lavorare su questo aspetto”.