Istituzione di un “Registro Sistemi Anticaduta installati”: la proposta della UAI

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Tra le varie proposte avanzate, discusse ed illustrate alla conferenza stampa che si è tenuta presso la Camera dei Deputati il giorno 20 luglio 2023, alcune necessitano di una discussione più approfondita poiché legate a possibili integrazioni/modifiche normative, mentre altre risultano di “facile” ed immediata applicazione poiché il rapporto costi/benefici è nettamente a vantaggio dei benefici. Ovviamente i benefici si intendono sia a breve che a medio e lungo termine, poiché stiamo sempre parlando di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Uno degli elementi di confronto con l’onorevole Walter Rizzetto (Presidente dell’XI Commissione Lavoro Pubblico Privato) verteva proprio sull’applicazione di quanto già esiste a livello normativo, poiché laddove può essere sufficiente una circolare interpretativa od una norma a doc di facile realizzazione che può vedere un interesse super partes con costi minimi o inesistenti a carico della pubblica amministrazione, non è necessario avviare percorsi tortuosi che non garantiscano i risultati attesi.

Proprio nel solco di quanto è emerso sia prima che durante la conferenza stampa, una delle proposte di ANISA – UAI riguarda l’istituzione di un “Registro Pubblico dei sistemi anticaduta istallati sulle coperture di edifici residenziali, commerciali, industriali, siano essi pubblici o privati”.

La creazione di questo tipo di registro “online” su base comunale o regionale, consentirebbe nel tempo di mappare l’istallazione dei sistemi anticaduta in copertura, comprese le attività di verifica periodica, senza alcun costo per l’ente pubblico se non quello di gestire il portale.

Infatti, la proposta di ANISA – UAI prevede che siano i committenti, i responsabili di funzione delegati o gli Istallatori abilitati (questa è la soluzione preferita ma non può essere l’unica) a caricare tutti i dati richiesti dal portale, visto che gli stessi istallatori sono obbligati per legge a fornire ai propri committenti tutta la documentazione tecnica prevista in linea con la normativa vigente.

A partire dalle nuove istallazioni e poi caricando i dati di quelle già istallate, gli Enti pubblici (così come gli organismi di controllo) si troverebbero in possesso di tutti i dati riferiti ai sistemi anticaduta installati, in modo da poter verificare gli adempimenti formali e sostanziali, ma soprattutto poter assumere anche dati statistici sulla reale installazione dei sistemi anticaduta e la loro manutenzione periodica.

Ovviamente ANISA – UAI ha già sviluppato una idea e un modello progettuale specifico da sottoporre, in modo che i singoli Enti Pubblici possano implementare e mantenere questa attività con risorse adeguate senza alcuno spreco, utilizzando le proprie risorse.

E’ del tutto evidente che tale attività può produrre vantaggi enormi sia nel breve che nel medio e lungo periodo.

Il CTS ANISA