“Recidiva Zero”: la UAI in prima fila nel progetto di recupero sociale e lavorativo dei detenuti

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Un ponte con le imprese per “Recidiva Zero”. E’ il grande progetto del Cnel e del Ministero della Giustizia per dare una seconda opportunità a chi si trova in carcere, per formare il detenuto al lavoro e far sì che a fine pena abbia già una sistemazione che lo renda autonomo e lo tenga lontano dalla possibilità di delinquere ancora.

Il Guardasigilli Carlo Nordio e il presidente del CNEL Renato Brunetta si avvarranno, per la riuscita di un progetto definito epocale, della collaborazione dei rappresentanti delle imprese, quali l’Unione Artigiani Italiani e delle PMI, che realizzerà dei corsi di formazione all’interno delle case circondariali di tutto il territorio nazionale, per permettere ai detenuti di imparare mestieri nuovi, legati all’artigianato, che li renderanno pronti ad entrare nel mondo del lavoro una volta liberi.

La UAI, rappresentata nel Cnel dal Dirigente Generale Giuseppe Zannetti e dal Presidente Nazionale Gabriele Tullio, sta da anni lavorando sul cambiamento della concezione carcerocentrica della pena, ha precorso i tempi rispetto al progetto oggi in fase di sviluppo, siglando nell’Aprile del 2021, un protocollo d’intesa con il Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria di Lazio, Abruzzo e Molise, con la partecipazione anche di Ance e Coldiretti, per la formazione e il reinserimento in società dei detenuti, quale valore aggiunto per la produzione di benessere sui territori.

Progetti che stanno andando avanti e che hanno visto il coinvolgimento di tante imprese rappresentate dalla UAI che hanno voluto dare una seconda chance a chi aveva sbagliato, e che possono avvalersi della legge Smuraglia che offre sgravi fiscali a chi assume detenuti.  

Nel corso del suo intervento il ministro Carlo Nordio ha sottolineato l’intenzione di “attuare il dettato costituzionale e rispondere al dovere morale di riportare queste persone sulla via della legalità, offrendo prospettive di vita. Perché chi lavora in carcere è poi meno soggetto alla recidiva, chi lavora non torna a delinquere”.

A coordinare i lavori, il presidente del Cnel, Renato Brunetta. “Insieme – ha detto rivolgendosi alla platea – possiamo vincere tutti”.